lunedì 2 aprile 2012

Consiglio comunale di Vedano Olona: traspare ben poco

La notizia è che il gruppo del Pdl non ha votato una mozione della Lega. La realtà è che quel voto non ha alcun peso, così come la mozione (contro l'istituzione della Tesoreria unica nazionale) non votata, che aveva solo una valenza simbolica.
Per il resto nel Consiglio comunale di giovedì scorso il dibattimento si è incentrato in particolare su comunicazione e trasparenza.
Anziché comunicazione si dovrebbe dire “commanicazione”, visto che l'argomento inerente è stato il “Regolamento comunale per la disciplina dei pubblici spettacoli e per il funzionamento della commissione di vigilanza”: una serie infinita di articoli e commi (appunto) che dovranno essere osservati da chi vorrà organizzare a Vedano iniziative varie (feste, mostre e concerti). Va precisato che il regolamento è un obbligo a cui il nostro Comune deve ottemperare per legge, e che serve a tutela della sicurezza delle persone. Però nella stesura delle norme sarebbe opportuno un piccolo sforzo per rendere il linguaggio più comprensibile e meno in burocratese, altrimenti non solo la tanto decantata semplificazione rischia di rimanere vuota propaganda, ma si potrebbe avere l'impressione che si sia pensato principalmente a salvaguardare l'amministrazione da eventuali responsabilità, senza darsi il pensiero che nel contempo si può complicare la vita a chiunque abbia intenzione di dare vita a iniziative in paese.
L'argomento trasparenza è invece stato affrontato nella mozione presentata dal gruppo Vedano Progresso, in cui veniva chiesto che fossero messi online redditi e patrimoni dei componenti della giunta e del consiglio. Un obbligo che al momento vale per i comuni al di sopra dei 50.000 abitanti, ma che alcune amministrazioni con una popolazione inferiore hanno comunque adottato. La mozione è stata respinta quasi all'unanimità.
Rendere pubblici i redditi in effetti desta qualche perplessità: però chi si assume l'incarico di amministrare dovrebbe altresì fare in modo di sollevare ogni dubbio e sospetto su eventuali conflitti di interesse. Insomma: una soluzione, con un punto di equilibrio, va trovata.
Per finire, 2 questioni rimaste in sospeso da tempo e di cui non si avevano notizie: il PGT, il cui percorso sembra essersi rimesso in moto (o forse è meglio dire “in mozione”, visto che tutto si è avviato dopo la presentazione di una mozione congiunta da parte delle minoranze), e la questione rifiuti (sollevata dall'interrogazione di Progetto Popolare), che al contrario non presenta alcuna novità. Tutto è fermo, anche perché l'assessore competente e la giunta si limitano tutt'al più a respingere le proposte che arrivano dai gruppi di minoranza e dai cittadini, senza darsi la briga di presentare soluzioni alternative.
La fantasia non è certo al potere, e nemmeno la concretezza.